Benvenuti nel recappone podcast di OCC 2025 by UTMB! Oggi facciamo un tuffo in questa emozionante gara, una delle finali dell’UTMB Mont-Blanc, che quest’anno ci ha regalato emozioni e colpi di scena.
OCC è classificata come una gara di categoria 50 km all’interno delle finali dell’UTMB. Quest’anno, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, il percorso ha subito significative modifiche. Inizialmente prevista per 57 km con 3.500 metri di dislivello positivo, la gara è stata ridefinita su 61 km con 3.400 metri di dislivello positivo. Il cambiamento è stato necessario a causa della pioggia battente durante la notte e la mattina della gara, ma nonostante ciò, la temperatura nella Valle di Chamonix era estremamente calda e umida.
Il nuovo profilo del percorso prevedeva due salite principali anziché le tre originali. In particolare, la seconda salita da Martigny (a 500 m) fino a Col de Balme (a 2.200 m) è stata descritta come molto impegnativa. La parte finale della gara consisteva in una lunga discesa seguita da un tratto pianeggiante fino al traguardo. C’erano cinque stazioni di ristoro lungo il percorso e non era permesso alcun supporto esterno da parte dei team. La partenza, inizialmente prevista prima, è stata posticipata di due ore a causa della pioggia.
In Sintesi
• Competitività Record: L’OCC è stata riconosciuta come la gara più competitiva tra le finali dell’UTMB, basandosi sull’indice UTMB dei primi 25 corridori. Attira corridori veloci che magari non sono “ultra-runner” ma cercano una sfida di alto livello nelle UTMB World Series.
• Impatto Meteorologico e del Percorso: Le condizioni di umidità e calore, unite al terreno bagnato che si trasformava in fango, hanno reso la gara particolarmente impegnativa. Il terreno fangoso ha favorito i corridori più “tecnici”. Le modifiche al percorso hanno stravolto le strategie di gara, favorendo chi era forte sulle sezioni veloci e pianeggianti. Nonostante i cambiamenti, il percorso non è risultato più facile.
• Strategie di Gara: risparmiare energie o partire forte? L’importanza di idratazione e nutrizione in gare come questa non è da sottovalutare mentre gli atleti sono indecisi sulla linea da seguire sull’uso dei bastoncini: non attesi per i primi, ma alcuni li hanno usati, evidenziando una differenza culturale tra atleti europei e americani.
• Storie di Atleti e Infortuni:
◦ Sara Alonso: Ha gareggiato nonostante un infortunio alla costola subito per un attacco di una mucca, la sua riabilitazione è stata un esempio di adattamento.
◦ Jim Walmsley: ha usato l’OCC come preparazione per i Campionati Mondiali, dimostrando una grande forza di volontà e preparazione.
◦ Joyline Chepngeno: La sua storia è stata di grande ispirazione. Madre che sostiene due figli in Kenya, ha corso una maratona al giorno per un anno e mezzo, perdendo 20 kg, per tornare all’elite del running. Con il premio in denaro comprerà una bicicletta per suo figlio.
• Colpi di Scena: Joyline Chepngeno ha ricevuto una sospensione a causa della sua positività a triamcinolone acetonide, un corticosteroide che riduce l’infiammazione. Un momento di grande tensione è stato quando Sara Alonso e Judith Wyder sono rimaste bloccate da un treno ai binari, perdendo tempo prezioso senza che la direzione gara potesse compensare. Inoltre, alcuni atleti di punta hanno riferito di aver mancato i punti acqua in alcune stazioni di ristoro, il che ha influito sulle loro performance.
Risultati Finali e Protagonisti:
La gara maschile e femminile è stata un testa a testa incredibile fino agli ultimi chilometri, con distacchi minimi.
Categoria Maschile:
1. Jim Walmsley (USA, Hoka): Campione OCC 2025 con un tempo di 5 ore e 35 secondi. Ha dimostrato una preparazione impeccabile per i Campionati Mondiali . Ha superato il suo rivale con una mossa tattica all’ultima stazione di ristoro.
2. Christian Minoggio (Italia, Fuga Kailas): Arrivato secondo, a soli 20 secondi da Jim Walmsley. La sua performance è stata eccezionale, in particolare sulla discesa tecnica dove ha recuperato terreno e superato Jim brevemente alla stazione di ristoro. Minoggio, ha 41 anni e ha gareggiato per la prima volta a Chamonix.
3. Andrzej Witek (Polonia, ASICS): Completa il podio, sostenuto da un incredibile tifo polacco. Witek è un maratoneta da 2h18, noto per la sua velocità sul corribile.
Top 5 Uomini: A seguire, troviamo Peter Engdhal (Svezia, Adidas Terrex) e Kristian Jones (Regno Unito, Hoka), con quest’ultimo un maratoneta da 2h17. L’intero top 5 maschile era separato da appena 5 minuti e 15 secondi dopo 5 ore di gara.
Categoria Femminile:
1. Joyline Chepngeno (Kenya, Salomon): Vincitrice assoluta con un tempo di 5 ore 34 minuti e 3 secondi. È la prima atleta africana a vincere l’OCC. Nonostante fosse la sua gara più lunga di sempre, ha dominato dimostrando una forza e una determinazione incredibili. (squalifica per doping)
1. Miao Yao (Cina): Arrivata seconda (dopo la squalifica di Joline, prima), a soli 1 minuto e 10 secondi da Joyline. Ex campionessa e detentrice del record del percorso originale (sotto le 6 ore), Yao ha dichiarato di aver corso 20 minuti più velocemente quest’anno rispetto alla sua vittoria precedente, pur classificandosi seconda.
2. Judith Wyder (Svizzera, Hoka): Terza classificata (dopo la squalifica di Joline, seconda), dopo essere arrivata seconda l’anno scorso. Ha dimostrato grande forza mentale e abilità, nonostante il blocco del treno.
3. Maude Mathys (Svizzera, Asics): Terza classificata dopo la squalifica per doping di Joyline.
Top 5 Donne: Completano la top 5 Sara Alonso (Spagna, Asics), meritevole di un applauso per la sua performance dopo l’infortunio alla costola e quinta Ida Amelie Robsahm (Norvegia).
Un’edizione di OCC ricca di suspense, emozioni e performance straordinarie, che ha ben inaugurato le finali dell’UTMB Mont-Blanc.
A presto per i prossimi recappini anche in podcast di CCC e UTMB 2025.
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