Ciao runner,
oggi voglio parlarti di una scelta pratica che ho fatto per vari anni e che consiglio spesso a chi, come me, partecipa a gare su strada, trail, cross o anche solo a qualche evento “di passaggio” senza essere tesserato per una società FIDAL. Sto parlando della Runcard, uno strumento semplice ma decisivo per chi vuole correre in modo regolare, legale e con una copertura assicurativa.
Nel 2025 qualcosa è cambiato, e vale la pena fare il punto. Non si tratta solo di aggiornamenti burocratici: la Runcard si sta rivelando sempre di più uno strumento flessibile e adattabile, soprattutto per chi non fa parte di una società sportiva o sceglie di correre “in autonomia”.
Indice
Corri da solo? Serve comunque la Runcard
La regola principale resta: se hai compiuto almeno 20 anni (millesimo d’età) e vuoi partecipare a gare agonistiche “non stadia” (su strada, trail, montagna o cross) sotto l’egida FIDAL, devi avere una Runcard attiva e un certificato medico agonistico specifico per l’atletica leggera, in corso di validità.
Attenzione: non basta il certificato per ciclismo o generico. E per gli stranieri non residenti valgono le stesse visite previste dalla normativa italiana. Il certificato va caricato digitalmente nella piattaforma Runcard oppure consegnato agli organizzatori (anche tramite le società sportive che fungono da sportelli Runcard o i comitati regionali FIDAL).
Quanto costa la Runcard 2025
Per tutto il 2025 è stata introdotta una quota promozionale unica:
- Runcard annuale (italiani e stranieri residenti): 30 euro
- Runcard annuale (stranieri non residenti): 15 euro
Questa quota copre:
- 365 giorni di validità dalla data di emissione
- Assicurazione infortuni “base”
- Accesso al portale ufficiale Runcard
- Inserimento in classifica generale e di categoria nelle gare (ma non dà diritto a premi in denaro: solo in natura)
Dal 2026, torneranno in vigore le fasce differenziate:
- Primo rinnovo: 40 euro
- Dal secondo rinnovo: 50 euro
- Ex tesserati FIDAL non più iscritti in società: 50 euro
Quale card scegliere: tutte le versioni disponibili
Negli anni ho sempre usato la Runcard standard, ma il 2025 conferma l’esistenza di più opzioni a seconda del profilo dell’atleta:
- Runcard EPS: per chi è già tesserato con un Ente di Promozione Sportiva (sezione atletica). Costa 20 euro ed è valida 12 mesi.
- Runcard EPS quadrimestrale: costa 10 euro, dura 4 mesi ed è non rinnovabile. Vale solo una volta.
- Runcard Fitwalking: dedicata a chi fa camminate non agonistiche. Costa 15 euro e richiede solo un certificato medico non agonistico.
Quindi, se partecipi a eventi FIDAL, trail competitivi o gare su strada, la card giusta per te è una tra la Runcard standard o EPS (in base al tuo tesseramento). Se invece segui solo camminate o eventi non competitivi, la Fitwalking è sufficiente.
Perché la rinnovavo (e perché potrebbe fare comodo anche a te)
La Runcard non ti lega a una società (cosa che consiglio a chi vive lo spirito di gruppo del podista in modo sacro), ma ti dà accesso a centinaia di gare agonistiche. Ti permette di essere inserito nelle classifiche, di avere copertura assicurativa e di gestire tutto digitalmente, compreso il caricamento del certificato.
Per molti runner — me incluso — è la soluzione ideale per correre “da indipendenti”, senza perdere il contatto con il mondo delle competizioni. Se la tua è una passione stabile ma flessibile, se non vuoi impegnarti con una società ma nemmeno rinunciare alla regolarità delle gare, la Runcard è uno strumento che funziona.
Una piccola scelta per correre in regola, con leggerezza
Nel mondo del running ci sono tanti modi per stare dentro la corsa. C’è chi sogna i podi e chi vuole solo arrivare in fondo, chi ama correre con la squadra e chi da solo. Ma se ti piace l’idea di far parte di un movimento più ampio, con regole chiare e tutele, la Runcard ti offre una porta aperta.
Ci si vede alla prossima partenza.